Perché il simbolo del cuore è così anatomicamente scorretto?


Il cuore è un organo piuttosto strano. Una massa di ventricoli, vene e muscoli contorti, a forma di bulbo, non ispira né romanticismo né lussuria. Eppure in una forma grossolanamente semplificata, è diventata la metafora dominante del nostro amore. 

Sto parlando, naturalmente, del cuore anatomicamente scorretto ♥, un simbolo amato da amatissimi texters e detestato dai crociati di precisione medica.

Il simbolo è onnipresente nel nostro mondo moderno. Ciondola da collane, orecchini e braccialetti. Mostra la sua faccia in un mare infinito di carte di San Valentino. È decorato su t-shirt, graffittato sui muri e viene offerto, in una gamma infinita di colori, attraverso tutti i mezzi della tecnologia.

In che modo questo simbolo dall'aspetto strano e scorretto dal punto di vista medico è diventato la rappresentazione del cuore umano e inoltre espressione del nostro amore e desiderio?

Più specificamente, come ha fatto questo:


a diventare questo?


Gli storici hanno trovato reliquie che ricordano il simbolo del cuore moderno che risalgono al 3000 a.C. Ma questi primi esempi, incisi in ceramica greca, minoica, cretese, micenea e romana, erano in realtà rappresentazioni di foglie di edera o di fico, e non avevano alcuna connessione con il cuore umano o l'idea dell'amore.

Nell'antica Grecia, ad esempio, il simbolo veniva spesso usato per ritrarre una foglia di vite, che veniva trasmessa a Dioniso, il dio del vino. Le corone con questi simboli venivano comunemente indossate dai sacerdoti durante le feste:


Completamente indipendente dai greci, questo simbolo era usato in altre parti del mondo, con diverse accezioni. Nell'arte etrusca (IV secolo a.C), queste foglie di edera simboleggiavano procreazione, fedeltà e rinascita, e venivano spesso presentate alle spose e agli sposi durante le cerimonie nuziali. Nel II secolo a.C., i buddisti iniziarono a descrivere il simbolo come un modo di raffigurare la foglia di fico che, per loro, rappresentava l'illuminazione.

Durante il II secolo nella città di Cirene, il simbolo illustrava il silfio, una pianta usata anticamente come una forma grezza di contraccettivo. Il commercio di questa pianta era così incredibilmente redditizio a Cirene che i suoi semi erano stampati sulla valuta:


Ma nonostante assomiglino molto a ciò che ora riconosciamo come il "simbolo del cuore", queste raffigurazioni non hanno nulla a che fare con l'anatomia umana. Gli storici sono incerti su quando esattamente queste rappresentazioni di foglie sono state connesse con il cuore umano, ma la risposta risiede probabilmente nella mancanza di comprensione anatomica di quel periodo.

Alcuni dei primi studi sull'anatomia umana furono condotti da Galeno di Pergamo, un medico greco che curava i gladiatori dalle gravi ferite, ed era in grado di esaminare gli organi umani senza eseguire dissezioni. Da questi studi, ha composto circa 22 volumi di testi medici, che includevano un resoconto del cuore simile a una pigna o una foglia invertita - simile alla rappresentazione dell'edera nell'antica Grecia.

Tra l'antichità e il Medioevo, si perse un enorme corpo di conoscenze mediche, in gran parte a causa dello scoraggiamento della Chiesa cattolica verso progressi scientifici nell’anatomia, dato che le autorità religiose hanno messo fuori legge le autopsie. Di conseguenza, studiosi, artisti e medici dovevano fare affidamento su antiche descrizioni anatomiche basate sulla teoria degli umori. Gli scritti di Galeno, compresa la sua descrizione del cuore, erano generalmente accettati e servivano come "fondamento per tutti gli scrittori medici e medici" per quasi 1.300 anni.

A partire dalla metà del XIII secolo, il simbolo ♥ ha iniziato a comparire nelle opere d’arte, questa volta, rappresentando non foglie di edera, ma il cuore umano e, inoltre, l'amore.

Il primo esempio conosciuto di questo appare in "Le roman de la poire", una storia d'amore francese risalente al 1250, in cui un uomo e la sua amante sbucciano una pera insieme con i loro denti. Come era comune in questi libri, la prima lettera di ogni capitolo era spesso decorata con ornamenti; in una di queste lettere, una "S", viene raffigurato un uomo che consegna il suo cuore, simbolo del suo amore, alla sua donzella. Si noti la somiglianza dell'emblema con il cuore moderno:


Nel suo celebre capolavoro della Cappella degli Scrovegni, Giotto ha incluso un ritratto allegorico di Carità che porgeva il suo cuore a Cristo, ancora una volta, rappresentato come una forma frastagliata a forma di cono simile al simbolo del cuore moderno. Ammirato da altri artisti dell'epoca, questo dipinto ha influenzato numerose altre opere nel corso del 1300 e del 1400, tutte raffiguranti il cuore umano in una forma simile, e l'hanno arruolato come simbolo d'amore.

Nonostante i notevoli progressi dell'anatomia nel corso dei secoli XVI e XVII, compresi i disegni altamente accurati del cuore umano da Vinci, il simbolo ♥ esplose in popolarità.


Mentre le rappresentazioni precedenti erano generalmente capovolte, dal 1500 in poi, il simbolo del cuore assumeva la sua posizione eretta, con la punta rivolta verso il basso, e divenne una presenza onnipresente in dipinti, libri e araldica. Ecco alcuni esempi:



Un altro perpetuatore del simbolo del cuore anatomicamente sbagliato era l'avvento e l'ascesa delle carte da gioco. Il primo mazzo, sviluppato nell'Egitto mamelucco nel 1370, era costituito da coppe, monete, spade e bastoni; nel 1450, gli svizzeri-tedeschi avevano cambiato questi semi per scudi, rose, ghiande e campane. Bisogna aspettare l'inizio del 1500 perchè i francesi conino i semi moderni: trèfles (fiori, ♣), carreaux (quadri, ♦), piques (picche, ♠) e cœurs (cuori, ♥).

Le carte da gioco divennero immensamente popolari e, con loro, il simbolo del cuore divenne un pilastro irrevocabile.


Ma l'applicazione più duratura del simbolo del cuore è venuta dalla Chiesa cattolica romana.

Il 27 dicembre 1673, Margaret Mary Alacoque, una religiosa dell'Ordine della Visitazione di Maria Santissima, dichiarò di aver incontrato Gesù Cristo. In questo incontro, Cristo le avrebbe detto "di posare la testa sul suo cuore" e di informare il mondo del suo amore eterno. Questa storia alla fine ha portato alla devozione del "Sacro Cuore", o alla convinzione che il cuore fisico di Gesù Cristo è la rappresentazione del suo amore divino per l'umanità.

Molte rappresentazioni successive di Cristo lo mostrarono in possesso di "un cuore fiammeggiante che brillava di luce divina”, il più delle volte con le mani ferite che indicavano il cuore. Divenne non solo un'immagine duratura di Cristo, ma del simbolo del cuore e assicurò la permanenza del simbolo anche dopo che gli studi di anatomia dimostrarono che il simbolo era grossolanamente inaccurato.

Nel diciannovesimo secolo, ♥ era riconosciuto come la rappresentazione del cuore umano, così come il simbolo regnante dell’amore.
Oggi il simbolo è ovunque: lo scarabocchiamo sui quaderni e lo passiamo di nascosto nelle aule della scuola media. Lo indossiamo sulle magliette, lo stampiamo sulle carte e lo incolliamo ai paraurti delle nostre auto.


Questo tentativo, un tempo onesto, di disegnare un cuore preciso è stato da lungo tempo dimostrato anatomicamente scorretto. Sappiamo ora che il cuore è una massa complessa che non è né carina né emana sentimenti d’amore, ma ciò nonostante, "♥" è diventato un elemento fisso nelle nostre vite.


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